lunedì 10 maggio 2010

Altri 3 artisti del Festival si raccontano...

Alejandra Mares si racconta tramite la sua passione:
"La matita (che sia graffite, colorata o acquerellabile) è la mia passione. Cerco di creare ritratti significativi: il soggetto e una particolare espressione del suo volto sono il mio punto d'inizio. Anche se spesso la mia è una semplice riproduzione, cerco di trasmettere le stesse sensazioni che mi hanno spinta a scegliere proprio quella particolare espressione. Spesso preferisco i volti di attori famosi, poichè hanno una mimica facciale molto più ricca. Non mi aspetto che i miei lavori piacciano, ma solo che la gente si soffermi a chiedersi quanto tempo ho impiegato per realizzarli!"
Le sue opere saranno esposte presso la Biblioteca civica di Sospirolo durante il Festival.

Andrea Forti

Andrea Forti nasce a Belluno - dove ancora vive ed opera - nella primavera del 1981, da madre ladina e padre romagnolo. Ha studiato Architettura a Venezia, dove ha iniziato a coltivare la sua passione per le varie forme d’espressione artistica, in un crescendo di personalissime sperimentazioni. D’indole eclettica ed autodidattica, ha comunque partecipato a vari concorsi e simposi aprendosi a livello nazionale. Sta terminando la prima parte del suo percorso: la ricerca e lo studio dei linguaggi, non certo la ricerca di uno stile. Ma la sua arte è già intrisa nell’espressività totale che cerca sempre di distribuire spontaneamente nelle forme, alla ricerca di quella forza artistica sottolineata dal definirsi di luci ed ombre, dove gli impatti visivi e tattili vengono traslati nell'ambito percettivo degli stati d'animo.
Riguardo la sua ultima ricerca pittorica così si esprime:
"da qualche tempo ho iniziato ad imbrattare qualche tela. Alla ricerca di una tecnica che meglio riesca a rappresentare - o rappresentarmi - la desolazione che continuo a vedere nel mondo tutto. rapito dal ritratto psicologico, medito ad occhi sbarrati su immagini di volti che già contengano il germe di questa, pur nella fiera umana compostezza, anche immagini da rivista patinata tipo Vogue etc.. e inizio ad imbrattare la tela precedentemente annerita in acrilico, mescolando bianco e nero nell'olio, tirando fuori l'immagine dalle tenebre del fondo, e arrivando a concluderla con pennellate di bianco totale, luce piena che macchia il volto, che esaspera, rende visibile. meditabonde melancoliche desolazioni. propulsione ad incitare nell'emulazione la riflessione introspettiva, figlia diretta di questo sentimento, della sensibilità e della capacità di studiare il mondo con gli occhi del cuore. pura zampillante ricerca d'intime nuove prospettive."
Potrete ammirare le sue opere a Sedico, nelle sale interne di Villa Patt.

Monica Perenzin
Monica Perenzin è nata a Feltre (BL) nel 1983, residente a San Gregorio Nelle Alpi ma dal 2009 si è trasferita nel comune di Pieve D'Alpago.
La passione per il disegno e per la pittura c'è sempre stata, ma solo recentemente (al termine degli studi universitari e di una bella carriera sportiva) è riuscita a metterla in pratica.
Nel 2007 si è iscritta al corso serale di pittura ad olio a Soranzen (Cesiomaggiore) tenuto dai maestri Walter Bernardi e Marino Bonetta frequentando fino al 2009.
Dopo essersi trasferita nel comune di Pieve D'Alpago ho iniziato una nuova avventura seguendo il corso di Iperrealismo della maestra Carol Botto.
Anche se alle prime esperienze, cerca di rendere vivi soggetti all'apparenza statici e freddi, attraverso i colori che sono i veri protagonisti e che infondono un senso di gioia e serenità.
Le opere di questa giovane artista sono state esposte alla mostra collettiva in memoria di Galdino Dall'O', presso la sala consiliare di San Gregorio Nelle Alpi dicembre 2009/gennaio 2010 ed in una mostra personale al "Bar da Canton" di Lentiai nel periodo febbraio-aprile 2010.
Le opere di questa giovane artista saranno esposte a Seren del Grappa, presso il Casel.

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